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L'eredità dell'angelo: I doni - Mattia Vanfiori

L'eredità dell'angelo: I doni

•𝑪𝒐𝒍𝒍𝒂𝒃𝒐𝒓𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆


Autore: Mattia Vanfiori

Editore: Blueberry fantasy edizioni

Genere: Fantasy

Pagine: 306


"«Se almeno uno, umano o angelo che sia, è capace di un atto di bontà, allora non c'è motivo per odiare le vostre specie»"

Trama:


Il mondo è sotto il dominio degli angeli, e solo pochi umani si ribellano, tra di essi troviamo Giorgio.

L'obiettivo degli angeli è sterminare i Mannari, e sfruttano gli uomini per raggiungere il loro scopo.

Camelia, una crudele guerriera umana, è decisa ad ucc*dere Selene, una mannara, ma qualcosa in lei cambia.


"«Stiamo creando un mondo fatto di mannari estinti e umani sottomessi ad angeli impostori. E la cosa peggiore è che di tutto questo dovremo render conto dinanzi a Dio. Il Dio Padre, non il loro»"

Recensione:


Siamo in un mondo governato dagli angeli e in cui gli umani sono costretti ad indossare degli anelli che li rendono dei guerrieri molto potenti, che gli servono per sterminare la razza dei Mannari.

I Mannari vengono considerati degli abomini, creati dell'angelo Michele che gli ha donato dei doni.

Si tratta di un Epic Fantasy dalle sfumature LGBTQ, in cui troviamo più POV.

Giorgio si rende conto che gli angeli in realtà nascono tantissime verità, che hanno creato un mondo basato sulle menzogne. Lui li vuole smascherare e far aprire gli occhi anche agli altri umani, e gli si presenta l'occasione ideale nel momento in cui viene assegnato come guardia personale ad un Angelo Dorato.

Contemporaneamente leggiamo i Pov di Camelia e Selene. La mannara vive la sua vita perennemente in fuga, cercando di sfuggire agli umani, ed è protetta da una donna mascherata, Custode. Mentre Camelia è un Capitano, orgogliosa di non aver mai fallito di sterminare i Mannari.

Tutto cambia quando le due si incontrano, e Selene è convinta che nell'umana ci sia qualcosa di più che una spietata assass*na. Mi è piaciuto molto leggere come piano piano le credenze di Camelia vacillino e come si avvicina a Selene.

Ho empatizzato molto con Selene, la quale, nonostante abbia sofferto molto non odia nessuno, e cerca in tutti i modi di far capire che non è importante la specie di appartenenza, che sono tutti uguali perché provano le medesime emozioni e sentimenti.

È stato altrettanto interessante il percorso di Giorgio, che più volte sfida gli angeli rischiando la sua vita.

L'autore è riuscito a legare molto bene questo suo mondo fantasy alla componente religiosa, non rendendola impegnativa al lettore.

La storia si è fatta più movimentata verso la fine del romanzo, e certi eventi mi hanno lasciata senza parole e con la voglia di saperne di più.

Voglio ringraziare veramente tanto Mattia per avermi fatto conoscere il suo romanzo.


"«L'essere mannara non ci rende nemici, e neppure diversi. Proviamo le stesse cose, vediamo il mondo nello stesso modo»"

Recensione Instagram di momotralepagine di "L'eredità dell'angelo: I doni":


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