I ragazzi di Via Monte Nero - Mirko Mignone
- momotralepagine
- 18 ore fa
- Tempo di lettura: 2 min
I ragazzi di Via Monte Nero
•𝑪𝒐𝒍𝒍𝒂𝒃𝒐𝒓𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆

Autore: Mirko Mignone
Editore: All Around
Genere: Romanzo di formazione
Pagine: 216
"Soltanto con il tempo avrei saputo che quello era stato l'inizio di qualcosa di importante. Di rapporti umani che mi avrebbero segnato e insegnato, nel bene e nel male. Di episodi che mi sarebbero rimasti appiccicati sulla pelle, talvolta provocandomi ferite che avrebbero lasciato cicatrici sulle quali passare i polpastrelli per sentire ancora il dolore vivo."
Trama:
In via Monte Nero, tra una partita di pallone e l’altra, dei bambini diventano amici. In quella stessa strada si ritroveranno anche negli anni a venire, crescendo insieme tra momenti di spensieratezza e qualche litigio. Ma la loro amicizia riuscirà a resistere al passare del tempo e ai cambiamenti della vita?
"Gli interessi di ciascuno di noi mutavano; gli impegni trasformavano il nostro tempo libero; noi stessi cambiavamo e le cose, sempre più spesso, faticavano a intrecciarsi tra loro.
Quanto saremmo potuti andare avanti così? Quale sarebbe stato il capitolo succesivo del nostro gruppo?"
Recensione:
"I ragazzi di Via Monte Nero" è un romanzo di formazione che racconta la storia di un gruppo di ragazzi cresciuti in quella via.
I loro veri nomi non vengono mai svelati: l’autore li presenta solo attraverso dei soprannomi, e nel corso del tempo il gruppo si trasforma, con alcuni che arrivano e altri che se ne vanno.
A fare da filo conduttore è un ragazzo in particolare, che fa da voce narrante della storia, di cui però non conosciamo nemmeno il soprannome.
La narrazione, tuttavia, si costruisce intorno a “noi” collettivo che ci fa comprendere a pieno il senso di appartenenza che unisce i protagonisti.
L’autore sceglie di raccontare la crescita di questi ragazzi senza legarla a date o età precise. Se da un lato questo dona universalità, dall’altro rende meno nitido il percorso temporale dei protagonisti, lasciando il lettore a riempire i vuoti con la propria immaginazione.
Il romanzo racconta l’infanzia e l’adolescenza come fasi delicate, fatte di scoperta, ribellione, cambiamenti, prime ferite e amori, ma anche delle prime perdite. Fa riflettere su quanto questi anni siano fragili e allo stesso tempo profondamente formativi.
Un aspetto che ho apprezzato molto è il collegamento con il precedente libro dell’autore, "La strega del bosco delle fate" dove i protagonisti, infatti, si ritrovano a Bavastrelli, nella seconda casa di famiglia del ragazzo narratore, che proprio lì racconta la storia della strega che abitava in quel luogo.
Questo romanzo mi ha portata a chiedermi che fine abbiano fatto i sogni dell’infanzia, chi siano diventati quei ragazzi e cosa resta dei legami quando si diventa adulti.
Ringrazio tantissimo Mirko per la fiducia riposta in me anche per questa seconda collaborazione.
"Era il passato, si, ma non ancora dimenticato. Perché erano stati anni di formazione, nei quali le nostre identità si erano plasmate. Ci eravamo divertiti, condividendo tutto come fratelli, guidati da un affiatamento che aveva fatto da legante. Avevamo creduto che ci saremmo sempre stati, gli uni per gli altri. Che niente avrebbe potuto scalfire il nostro legame che ci pareva forte e solido. Nessuna crepa l'avrebbe potuto far cedere. L'avevamo creduto, per davvero."
Recensione Instagram di momotralepagine de "I Ragazzi di Via Monte Nero":
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