Il Taccuino, l'Acchiappasogni e l'Eyeliner dorato
Autore: Simon Schiele
Editore: Pinguino Libri
Genere: Narrativa/ Realismo
Pagine: 192
"I vent'anni sono proprio gli anni dell'ansia, non c'è dubbio. Per gli esami, per il futuro.. perché poi? Cos'è che ci spaventa tanto?"
Trama:
Marsh, Zeta e Lila sono tre ragazzi universitari della generazione Z. È primavera a Torino e ognuno di loro sta affrontando un periodo particolare della loro vita.
"«L'unica cosa che sto imparando è che ci sono cose che non cambiano mai. Il tempo passa, ma non porta nulla di nuovo con sé»
«No, non è vero. Anche quando tutto sembra fermo, c'è sempre qualcosa che cresce, cambia e si mette in movimento. Forse nuove opportunità dietro l'angolo, o forse sei tu a cambiare. Ma non è vero che tutto resta fermo»"
Recensione:
Il romanzo è ambientato a Torino, ed è molto importante perché l'autore fa un vero e proprio elogio a questa città, alla sua città natale.
Descrive tanti posti, da quelli più frequentati a quelli che conoscerebbe solo qualcuno in cui ha vissuto o vive in questa città. Quando sono stata al SalTo a Maggio ho visto solo i posti più turistici e con questa sua descrizione di Torino, mi ha fatto venire voglia di tornare in questa città e visitare tutti i luoghi da lui menzionati.
I tre protagonisti non si conoscono tra loro, ma avranno modo di incontrarsi in qualche maniera. L'autore racconta molto bene, attraverso gli occhi dei tre ragazzi, i problemi che affliggono i giovani di vent'anni: dell'ansia per il futuro, la scoperta della propria identità, i sogni e le delusioni amorose di questa età.
Marsh, Lila e Zeta hanno personalità e pensieri differenti tra loro, ed è stato molto interessante leggere come ognuno di loro affronta questo periodo di vita, che i giovani vivono con estrema incertezza. Quondi leggendo dei loro dubbi e incertezze molti ragazzi possono facilmente rivedersi in loro.
Mi è piaciuto molto il fatto che il titolo del romanzo richiama un tratto distintivo dei tre ragazzi protagonisti, e anche quando all'inizio del libro Simon si autociti in modo ironico.
Ringrazio tanto Pinguino Libri per avermi omaggiata di questo libro al SalTo, e sono stata davvero contenta di aver incontrato di persona Simon.
"«Stai crescendo. Tendenzialmente, crescere vuol dire soffrire. Non sempre, ma molto spesso. Anzi, chi non ne prende abbastanza di batoste..Bè cresce più tardi, questo è sicuro!»"
Recensione Instagram di momotralepagine di "Il Taccuino, l'acchiappasogni e l'eyeliner":
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